Recensione Murasama The Demon Blade, Una mezza delusione

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SnesRulez
view post Posted on 28/4/2014, 17:50     +1   -1




MURAMASA THE DEMON BLADE

MuraTVTropes



Genere: Action RPG
Anno: 2009
Sviluppo: Vanillaware
Distribuzione: Rising Star Games
Console: Nintendo Wii, Playstation Vita

IL GIOCO:
Muramasa The Demon Blade è il terzo titolo sviluppato da Vanillaware che riesce a fare il suo sbarco nel mercato occidentale. Vanillaware si era già fatta conoscere grazie a titoli come GrimGrimoire e Odin Sphere, quest’ultimo soprattutto è stato un grande successo sia per la critica ed ancora riconosciuto come una perla della Playstation 2. Muramasa è stato il loro primo e unico titolo a sbarcare su Nintendo Wii nel 2009 e nonostante sia stato oscurato come moltissimi altri capolavori Third Party è comunque molto riconosciuto e lodato in particolare per lo stile artistico, ed è uno dei titoli ancora oggi più consigliati per i possessori di Nintendo Wii. Recentemente è stato portato sulla Playstation Vita, con il nome “Murasama Rebirth” il gioco sostanzialmente è rimasto identico ma sono stati aggiunti più personaggi giocabili

LA TRAMA:

Video
Intro del gioco


All’inizio del gioco avremo due personaggi tra cui scegliere: Momohime e Kisuke, ciascuno dei quali ha una propria storia, la quali si svolgono in contemporanea ma con eventi completamente diversi. Kisuke è un ninja che cerca di riscoprire il suo passato dopo essere stato colpito da amnesia, mentre Momohime è una ragazza di una famiglia nobile che viene posseduta dall’anima di Izuna Jinkuro. Questo è il massimo che posso riassumere purtroppo perchè la trama è l’aspetto più debole di questo titolo. Non solo la narrazione si compone di generici espedienti che ci faranno fare il giro del giappone affrontando un boss dietro l’altro fino al boss finale, ma il risultato finale sono una storia esageratamente clichè e banale per Kisuke e una storia completamente incomprensibile per Momohime e i finali alternativi non offrono nient’altro oltre al vedere la storia finire diversamente. Una simile carenza nei confronti di trama non sarebbe un problema se Murasama desse poca enfasi sulla storia, invece il gioco è pieno di dialoghi obbligatori con PNG e cutscene sia prima che dopo una boss battle, questi dialoghi per la maggior parte non aggiungono niente alla storia in se, quindi non solo risultano inutili, ma evidenziano ancora di più quanto questa sia stata un occasione sprecata da parte di Vanillaware per creare una storia più coinvolgente e soprattutto chiara.

IL GAMEPLAY:
Muramasa ci offre un gameplay ricco d’azione con elementi RPG ed esplorativi in modo abbastanza curato, purtroppo non immune da difetti. A livello di controlli possiamo scegliere se utilizzare il Wiimote + Nunchuck, il classic controller o il controller gamecube: muoveremo il personaggio con l’analogico e attaccheremo col pulsante A, con attacchi speciali sul pulsante B, col pulsante C cambieremo arma e con Z potremo far comparire la mappa su schermo sovrimpressa alla schermata di gioco. Pur avendo un solo pulsante di attacco si possono effettuare diversi tipi di attacchi muovendo l’analogico in una particolare direzione, facendo risultare tutto molto fluido. Le nostre uniche armi sono katane, che saranno disponibili in tre diversi tipi: corte, molto rapide ma deboli, normali di media velocità e forza, infine le katane lunghe, lente nei movimenti ma di potente impatto. Possiamo equipaggiare fino ad un massimo di 3 spade che possiamo intercambiare a nostro piacimento durante le battaglie, ciascuna spada avrà una sua durabilità la quale si ridurrà nel momento in cui devierà armi da lancio nemiche, parerà attacchi o userà attacchi speciali. La durata può essere ripristinata riponendo l’arma nel fodero o raccogliendo anime, se la durata scende a zero la lama si spezzerà e dovremo riporla nel fodero perchè si rigeneri prima di poterla usare nuovamente. L’intero titolo comprende un totale di 100 spade diverse, alcune che potranno essere sbloccate solo nelle storie di Momohime e Kisuke e altre disponibili solamente dopo aver completato il gioco con entrambi. Le spade potranno essere create nella forgia pagando il rispettivo prezzo in anime e spirito. Le anime possono essere ottenute uccidendo nemici o esplorando le varie zone, lo spirito invece lo si guadagna mangiando. Il cibo può essere comprato da ristoranti o venditori oppure creato da noi in ogni momento avendo i necessari ricettari o ingredienti. Ci sono due categorie di cibo, i consumabili e gli stufati. I consumabili si aggiungono all’inventario generale e possono essere usati in ogni momento per recuperare vita, guadagnando anche un po di spirito. Gli stufati vengono consumati nel momento in cui vengono cucinati ed oltre a ripristinare maggiore vita e fornire maggiore spirito, offrono anche un effetto bonus temporaneo. Usare il cibo come mezzo di cura ha però le sue controindicazioni, il cibo sazia il nostro personaggio e a seconda del tipo di alimento consumato avremo una barra di sazietà che si riempie e dovremo attendere che si svuoti del tutto prima di poter consumare di nuovo un altro alimento. Per questo sono stati inseriti degli oggetti appositi per la cura che non influiscono sulla sazietà del personaggio e che consiglio di utilizzare in situazioni critiche. Questo gioco ha una buona dose di difficoltà, in difficoltà normale vi conviene imparare a gestire in maniera ottima i controlli nel più breve tempo possibile, altrimenti non solo i boss vi annienteranno in un attimo, ma c’è anche il rischio che possiate incontrare difficoltà anche nelle normali battaglie. Essendo un RPG i nostri personaggi avranno un sistema di livelli, all’aumentare del quale aumenterà la loro vita e le loro statistiche: Forza e Resistenza. Queste due statistiche hanno il solo scopo di decidere quale spada potete o meno equipaggiare. L’esplorazione in questo gioco è molto vasta, viaggeremo nelle varie province del giappone per raggiungere il boss di turno per poi passare al successivo, le zone inizialmente sono delimitate da delle barriere di 8 colori diversi le quali potranno essere attraversate nel momento in cui sconfiggeremo i vari boss e otteremo le spade adatte per infrangerle, per quanto all’inizio l’avventura in se sia abbastanza lineare, man mano che andiamo avanti abbiamo i mezzi per poter esplorare molte più zone, alcune anche non importanti per scopi di trama, inoltre ci saranno vari santuari sigillati in cui potremo effettuare diverse sfide e una volta finito il gioco sarà possibile affrontare nella storia di un personaggio i boss dell’altro personaggio. Questo da al gioco una struttura molto alla Metroid ed è sicuramente un plus per i giocatori più esplorativi. La struttura generale che il gioco ci offre è un avventura action lineare che sa essere molto impegnativa e in certi casi anche divertente, come ho detto all’inizio però questo gioco è ben lontano dall’essere privo di difetti.

kmap4
Struttura di una mappa di Murasama



DIFETTI:

• Platforming
Nei Metroidvania in due dimensioni c’è sempre una buona percentuale di platorm nell’esplorazione, componente che offre molte possibilità nel level design, qua purtroppo abbiamo dei problemi dovuti ai controlli dei personaggi che influiscono su questo fattore. Effettuando ogni movimento del personaggio con l’analogico, per saltare dovremo muovere l’analogico verso l’alto, questo già di per se non è il massimo della comodità, se a questo aggiungiamo il fatto che i personaggi si muovono sempre molto velocemente, abbiamo delle fasi platform abbastanza imprecise e anche se il gioco ci viene in aiuto permettendo ai personaggi una specie di planata temporanea, saltare da una piattaforma all’altra sarà una manovra molto scivolosa e poco precisa. Per fortuna il gioco non ha molte sezioni in cui sono richiesti dei salti precisi, ma questo porta ad un altro problema.

• Design delle mappe
Non potendo contare su una componente platform per il level design, le mappe soffrono di una linearità incredibile. Ogni sezione della mappa è suddivisa in varie stanze collegate tra loro con vari percorsi e la maggior parte di queste stanza sono corridoi in cui basta muoversi verso una direzione per passare, ogni tanto possono inserire qualche salto ma nella maggior parte del tempo tenete semplicemente inclinato l’analogico in una sola direzione. Questo può diventare parecchio noioso, soprattutto se capitano lunghi momenti in cui non incontriamo alcun tipo di nemico. Il gioco cerca di spezzare la monotonia nascondendo oggetti e anime per ciascuna stanza, ma questo non basta a rendere tutto piacevole da esplorare ed in un gioco tanto vasto può diventare davvero pesante. Il gioco soprattutto ci richiederà spesso di fare lunghi percorsi per continuare la storia, soprattutto nei capitoli più avanzati. Potremo in questo caso sfruttare delle carovane per viaggiare velocemente tra le varie province, per quanto questo possa rendere l’esplorazione meno tediosa e più scorrevole, l’opzione migliore rimane sempre girare tutto a piedi, permettendoci di guadagnare esperienza ed anime più rapidamente.

MUSICA E AMBIENTAZIONE:
Quando si parla di questo titolo, la critica tende ad esaltare soprattutto l’alto livello artistico dei personaggi e delle ambientazioni. Per quanto possa concordare sull’ottimo design e su certe ambientazioni davvero mozzafiato, questo titolo soffre di un problema di estremo riciclo. Molti fondali si ripeteranno molto spesso e alcune province sono totalmente identiche ad altre e se fondiamo questa riptetitività degli ambienti con la linearità del mondo esplorabile, il mondo perde in fretta tutto il suo fascino per quanto siano ben realizzati gli ambienti. Purtroppo anche la musica soffre dello stesso problema, nonostante una bella composizione con tracce tipicamente orientali, la soundtrack in generale è molto scarna e per quanto abbiamo pezzi molto belli da un lato, abbiamo pezzi che ci ritroveremo ad ascoltare molto spesso dall’altro, ed è molto facile che qualcuno possa anche stancarsi della colonna sonora a lungo andare.

CONCLUSIONI:
Per quanto questo titolo possa essere tra i più acclamati del Wii, Murasama soffre di alcune scelte che me l’hanno reso veramente monotono a lungo andare, la difficoltà impegnativa e i bei design non lo salvano del tutto da una linearità e ripetitività un po eccessive per il genere a cui appartiene. Tutto sommato però, è un titolo che mi sento di consigliare a chi possiede sia Wii e soprattutto per PS Vita, in quanto la sua struttura generale si presta bene per il campo portatile.

By SnesRulez
 
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