ATTENZIONE! SPOILER SPARSI NON COPERTI! SI CONSIGLIA LA VISIONE UNICAMENTE A CHI HA FINITO IL GIOCO!Cominciato nel 2012 e ultimato nel 2013 xD
Questo gioco mi sono illusa di poterlo terminare per tempo, ma sono finita per ultimarlo a gennaio inoltrato.
Senza perdersi in inutili fronzoli, passo direttamente ad un commento generale sul gioco, ciò che mi è piaciuto e ciò che non mi è piaciuto.
Non posso dire di sapere già cosa aspettarmi, ma sapevo bene o male come si sviluppava trama e gameplay. Avevo la giusta infarinatura, quanto bastava per non rovinarmi l’esperienza di gioco, quindi non sono andata completamente al buio.
Al di là di questo, però, sono partita con l’idea che il gioco, nonostante fornisca molte strade da seguire (in base alla varietà di comportamenti da poter adottare – tra SMS, domande varie, incoraggiamenti e così via), sia improntato verso un pubblico maschile. Per spiegarmi meglio: l’esperienza di gioco, secondo me, cambia molto se ad affrontarla è un uomo oppure una donna.
Il genere secondo me in questo caso gioca un ruolo non fondamentale, ma importante.
Un maschio che gioca a Catherine può muoversi in diversi modi: può decidere “da che parte stare” diciamo. Non uso termini come immedesimazione, compassione, ecc, perché li sbaglierei e il mio ragazzo che controlla (studia game studies) mi spezzerebbe anche una gamba.
Una ragazza, me in questo caso, che gioca, ha poche scelte a disposizione o comunque diverse: io non posso calarmi in tutto e per tutto nei panni di Vincent, al massimo potrei ragionare, da terza, in base al fatto che Vincent potrebbe essere un mio ipotetico fidanzato e quindi decidere in base a come io – da fidanzata – vorrei che si comportasse.
Oppure potrei anche riuscire a mettermi in toto nei suoi panni, ma il gioco OVVIAMENTE ha un maschio come protagonista, quindi io, di contro, dovrei ogni volta “lavorare” a livello mentale nel convertire ogni passaggio “al femminile”. Non so se mi sono spiegata, ma penso di no
In più c’è da dire che io, da ragazza, potrei anche indispettirmi nel giocare i panni di Vincent il traditore e vorrei poter giocare a suo sfavore ù.ù
Per il resto il gioco è molto buono. Purtroppo nel mio caso ho potuto godere poco del coinvolgimento della trama. Il mio tempo a disposizione si aggira intorno le 2 ore a settimana, in più gioco in tarda serata o di notte. Visto il poco tempo che vi dedico, ovviamente da giocatrice mi sarebbe piaciuto ogni volta andare avanti con la trama e nei risvolti. Invece spesso e volentieri mi beccavo solo sessioni di scalate, rimanendo a conti fatti ferma nella trama. Quindi mi annoiavo.
A questo proposito, parliamo proprio del gameplay. Non mi è piaciuto. Non pensate che per il mio giudizio il gameplay sia importante, vi parla una a cui è stra piaciuto un gioco come Dear Esther dove il gameplay nemmeno esiste!
Però è stato studiato male a mio parere: sessioni di scalate TROPPO lunghe rispetto alle sessioni narrative. E’ vero, non sono mai ripetitive, visto l’aggiungersi di volta in volta di blocchi nuovi, in più sono anche adrenaliniche, ma sono sproporzionate in quantità rispetto alle parti in cui giochiamo i panni di Vincent da sveglio. Le sessioni puramente narrative sono decisamente spoglie. Il tutto si svolge nel bar e solo nel bar, nel quale avremmo potuto avere un diversivo, quello di giocare al cabinato…. delle scalate. Ma ti prego… non solo l’80% del gioco è fatto da scalate contro il 20% del restante di parti narrative, ti pare che mi metto a scalare pure nel bar? Io decisamente NO…
E poi potevano aggiungerci qualcosa di più, che so… anche solo il tragitto dal bar a casa: da sobrio, da ubriaco… metterci qualche reale diversivo qua e là, giocare qualche parte di Vincent a lavoro. Invece la nostra vita è relegata in quel bar: tutta la giornata è un buco nero, arriviamo a sera che siamo al bar, parliamo con tutti, mandiamo 1,2 SMS, ci ubriachiamo o meno (tra l’altro ubriacarsi non costituisce un malus come si potrebbe pensare, ma solo bonus: scalare più velocemente. Non l’ho capita sta cosa…), ci teletrasportiamo in casa, scalatescalatescalatescalate, risveglio. E’ poco vario sotto questo punto di vista, meno male che la trama tiene tutto su.
E per ultimo, ma non ultimo… avrei preferito davvero che il tutto ruotasse secondo psicologia onirica. Non sono palle quando vi dico che quando ho visto il sopraggiungere degli dei nel gioco, a mezze labbra, alle 4 di mattina, ho inziato a maledire tutto “…la stessa mierda di Twin Peaks…!”
Ma… perché? La trama sarebbe stata altrettanto valida, se non meglio, senza questo ridicolo risvolto. Posso affermare tranquillamente che la fine mi ha delusa tantissimo, me l’aspettavo all’altezza del resto della trama, invece si è persa con poco.
